Maya Verni
LOGOPEDISTA

Ti sembra di tossire spesso quando bevi l’acqua? Credi di non riuscire a mangiare più come una volta? Dopo aver fatto una visita con il medico specialista potrebbe nascere il sospetto della presenza di disfagia. Leggi l’articolo se vuoi conoscere il percorso che ti aspetta e le valutazioni da fare
Dopo il sospetto di disfagia il medico specialista, che ha visitato il paziente, richiede un percorso di valutazione che comprende volentieri una valutazione clinica, effettuata solitamente dal logopedista, e una valutazione strumentale, effettuata dal medico (otorinolaringoiatra, foniatra...).
La valutazione clinica da parte del logopedista comprende l’anamnesi, una ipotesi diagnostica appropriata, lo stato alimentare corrente e l’osservazione clinica.
Questa valutazione determina il bisogno di fare altri test clinici o accertamenti e fornisce importanti informazioni per le modalità di presa in carico.
La valutazione strumentale è indicata per pazienti con sospetta disfagia o ad alto rischio di disfagia. La valutazione strumentale non è indicata se i risultati della valutazione clinica non supportano il sospetto di disfagia o se il paziente non è in grado di collaborare.
Tuttavia l’assenza di una valutazione strumentale non esclude il paziente dal ricevere un trattamento per la disfagia.
Quali valutazioni strumentali esistono? A cosa servono?
Dalla revisione medica delle Linee Guida per interventi sulla disfagia (ASHA) si distinguono quattro differenti valutazioni che indagano aspetti differenti della disfagia. Sarà il medico specialista a indicare la migliore prova strumentale da effettuare in base alle condizioni cliniche del paziente.
• La valutazione fluoroscopica dinamica della deglutizione con registrazione video (M.B.S.), conosciuta come deglutizione al bario modificato è una videofluoroscopia, ossia un test radiografico. L’esame unisce una serie di modificazioni della densità, delle dimensioni del bolo, della consistenza, della posizione del paziente, e punti radiografici per facilitare un’ottima visualizzazione delle strutture orali, faringee e laringee e delle loro funzioni durante la deglutizione.
L’effetto di manovre di compenso e di modificazioni dietetiche sulla prevenzione dell’aspirazione e /o sul transito del bolo durante la deglutizione possono essere studiate radiograficamente per determinare una dieta sicura e per aumentare al massimo l’efficienza della deglutizione.
• La valutazione fluoroscopica dinamica della deglutizione con registrazione video con Manofluorografia in simultanea registra cambiamenti di pressione orofaringea.
La situazione anatomica, biomeccanica e fisiologica della deglutizione e del transito del bolo è visibile attraverso un monitor.
I cambiamenti di pressione associati ad ogni deglutizione sono mostrati in simultanea in analoga forma come onde pressorie negative o positive.
In questo caso può essere studiata la relazione tra le forze create dall’opposizione della lingua, della faringe, della laringe, dell’esofago e del bolo.
• La valutazione endoscopica della deglutizione con fibra ottica flessibile (FEES) utilizza la rinofaringolaringoscopia a fibre ottiche per valutare la fase faringea.
Si ottengono informazioni dettagliate sulla funzione deglutitoria e relative funzioni delle strutture del tratto aereodigestivo superiore.
Durante questo esame vengono effettuate manovre terapeutiche per determinare una dieta sicura e per migliorare l’efficacia delle deglutizione.
• La valutazione endoscopica della deglutizione con test della sensibilità (FEESST) utilizza la rinofaringolaringoscopia a fibre ottiche per valutare la funzione deglutitoria e le funzioni correlate delle strutture del tratto aereodigestivo superiore, con in contemporanea il test della sensibilità.
La valutazione della sensibilità è completata somministrando ritmicamente aria con pressioni in
sequenza per elicitare l’adduzione laringea. Viene cosi stabilita una soglia di sensibilità.